Trump 2 – La notizia campeggia su tutti i media Usa: “inverosimile” e “sconvolgente”, l’incidente di percorso dell’Amministrazione Trump suscita polemiche e preoccupazioni. Il New York Time sintetizza: “Piani di guerra segreti sono stati discussi in una chat in cui era presente un giornalista”. “Il segretario alla Difesa Pete Hegseth e altri membri dell’ ‘inner circle’ della Casa Bianca hanno parlato dei piani per lanciare attacchi contro lo Yemen – poi concretizzatisi domenica 16 marzo, ndr – in una chat Signal non protetta, cui, per errore, era stato invitato pure il direttore del mensile The Atlantic Jeffrey Goldberg”.
Il Washington Post commenta: “La fuga di notizie … testimonia una mancanza di preparazione adeguata dell’operazione”, condotta contro postazioni degli Huthi nello Yemen. E’ stato lo stesso Goldberg a rendere nota per primo la storia.
Durante la chat, cui era presente, fra gli altri, il direttore della Cia John Ratcliffe, il vice di Trump JD Vance disse che, a suo parere, l’operazione contro gli Huthi era un errore. La Casa Bianca sta indagando su quanto accaduto: in questo caso, però, non si può parlare di fuga di notizie, ma piuttosto di un errore nell’invio degli inviti alla chat. (1)
Trump 2: tribunali, appelli e Corte Suprema
La Camera si appresta a condurre audizioni sui giudici che bloccano ordini del presidente: i media liberal leggono l’atto come un’intimidazione verso la magistratura, in una ridda di casi giudiziari a vario livello che vedono contrapporsi potere esecutivo e potere giudiziario. Trump ed altri esponenti della sua Amministrazione hanno evocato l’impeachment contro i giudici ostili.
Proprio oggi, la Casa Bianca agisce su due fronti: va in appello contro la decisione di un giudice di sospendere la deportazione di emigrati venezuelani appartenenti a una gang, applicando una legge del 1797 che non dà loro diritto di ricorso contro l’espulsione; e sollecita alla Corte Suprema l’autorizzazione a procedere coi licenziamenti dei dipendenti federali riammessi al lavoro dai tribunali di prima istanza.
Ieri, Trump ha annunciato la decisione di imporre dazi del 25% sull’import da ogni Paese che compra dal Venezuela petrolio o gas.
Trump 2: Musk, contratti e ringraziamenti
Torna sui media il tema del conflitto d’interessi di Elon Musk, uomo dell’Amministrazione e cliente del governo: “Space X di Musk – scrive il New York Times – potrebbe ottenere nuovi contratti miliardari con il Trump 2” .

Ieri, Musk ha partecipato, per la seconda volta, a una riunione di gabinetto, cioè a un consiglio dei ministri, ed è stato elogiato e ringraziato per il lavoro che sta facendo per rendere più efficiente l’Amministrazione pubblica – cioè, tagli delle spese e dei posti di lavoro -. Per il Washington Post, è stata “una sceneggiata” per smentire le voci di dissensi sul suo operato all’interno dell’Amministrazione Trump.
Le azioni di Musk e del suo Doge, Dipartimento per l’efficienza dell’Amministrazione pubblica, continuano a provocare contraccolpi sociali e giudiziari. La Social Security Agency, oggetto di indagini del team di Musk alla ricerca di frodi, è scossa da polemiche che ne compromettono la stabilità e che preoccupano i cittadini che vivono dei suoi sussidi. E un giudice ha vietato al Dipartimento dell’Istruzione di dornire al team di Musk dati personali, estendendo un precedente ordine relativo solo ad alcuni dati.
(1) – In one of the most shocking national security blunders, Defense Secretary Pete Hegseth shared a war plan detailing weapons, targets and timing with a journalist just hours before the attack occurred. According to Jeffrey Goldberg, editor-in-chief of The Atlantic, President Donald Trump’s national security team was discussing possible military strikes on the Houthis in Yemen in an unclassified group chat — and national security adviser Michael Waltz apparently added him to the chain inadvertently. An after-action chat following the strikes was also made accessible.
Goldberg discussed the “obvious security breach” Monday night on “The Source With Kaitlan Collins.” Although the Trump administration acknowledged the messages — which were sent over the nongovernmental chat app Signal — appeared authentic, some Republicans tried to downplay the disclosure of national defense plans outside of approved classified government systems.